Covid-19 e misure di sicurezza: cosa rischia chi non le rispetta

Cosa succede a chi non rispetta le norme di sicurezza messe in atto per contenere l’epidemia da Coronavirus scoppiata nel nostro paese?

Questa è una domanda che non bisognerebbe nemmeno porsi in quanto, se esistono delle misure di sicurezza, queste sono state prese proprio per evitare che il contagio si espanda in maniera irrecuperabile.
In ogni caso è bene cercare di comprendere a cosa si va incontro.

Per chi non rispetta le norme di sicurezza sono naturalmente presenti delle sanzioni le quali, almeno sulla carta, possono arrivare fino all’arresto. Secondo quanto riportato dal Dpcm con le “Misure urgenti di contenimento del contagio” e dalla direttiva ai prefetti diramata dal Viminale sono previste sanzioni per chi viola le limitazioni nelle zone arancioni e rosse che rientrano in quelle previste in via generale dall’articolo 650 del codice penale (ovvero fino a 3 mesi di arresto o l’ammenda di €206).

A tal proposito c’è da specificare che il decreto non presenta obblighi precisi e sanzioni associate a possibili violazioni. I principali divieti sono riferiti ai gestori di bar e ristoranti (i quali devono far mantenere la distanza di almeno 1 metro e devono rispettare orari di apertura/chiusura fissati dalle 6.00 alle 18.00) e mentre per i cittadini sono presenti solo raccomandazioni a mantenere una distanza di 1 metro e a non uscire di casa se possibile. Le attività che non rientrano in questa categoria sono state chiuse temporaneamente.

Per quanto riguarda le altre zone d’Italia, quelle nelle quali non è stato riscontrato alcun contagio, le attività quali pub, discoteche, sale scommesse, sale giochi e similari sono state sospese fino al 3 aprile mentre per bar e ristoranti vigono le stesse regole previste per le zone arancioni e rosse.

In entrambi i casi per persone che presentano sintomi di infezione respiratoria e/o temperatura al di sopra dei 37,5 gradi il decreto raccomanda di stare a casa mentre, per gli infetti, c’è naturalmente il “divieto assoluto” a non uscire di casa.

A vigilare sul rispetto di queste normative ci sono i prefetti i quali potranno naturalmente avvalersi delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco e delle forze armate. Questi hanno il compito di monitorare l’attuazione delle normative mentre, per ciò che riguarda l’andamento degli isolamenti domiciliari, il compito è affidato agli operatori sanitari i quali, oltre alle altre mansioni, dovranno contattare quotidianamente i soggetti per verificarne lo stato di salute.

Ricapitolando quindi come detto per il momento non esistono delle vere e proprie sanzioni specifiche riguardo al Covid-19 e alla sua diffusione ma, in caso di violazioni, si potrà fare riferimento all’articolo 650 del codice penale. Per casi più gravi nei quali venga riconosciuta una violazione alle norme igieniche, sanitarie e, in forma ancora maggiore, alla sicurezza pubblica, le misure disciplinari possono essere ampliate in riferimento all’articolo 452 del codice penale con periodi di reclusione che vanno dai 3 ai 12 anni.

Per maggiori informazioni contattateci su redazione@italpagina.it

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