Evasione carcere di Foggia: ancora 19 detenuti a piede libero

Aveva fatto scalpore la notizia di lunedì che documentava l’evasione di massa avvenuta dal carcere di Foggia. L’evasione era stata un atto estremo in seguito alle proteste avvenute in decine di carceri in tutta Italia per il timore del contagio da Coronavirus e in seguito alle disposizioni di sicurezza che prevedevano l’annullamento di tutti i colloqui fino a data da destinarsi.

Nel corso delle proteste alcuni detenuti erano riusciti a scavalcare i cancelli che separano il carcere dalla strada e a fuggire rubando auto, furgoni e altri mezzi. L’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di arrestare nuovamente la maggior parte dei detenuti in fuga anche se, fino a martedì pomeriggio, si contavano ancora 22 persone a piede libero.

Tra queste 3 detenuti, in particolare Andrea Quitadamo, Francesco Notarangelo e Bartolomeo Pio Notarangelo tutti legati ai clan mafiosi del Gargano, si sono costituiti al comando dei carabinieri di San Giovanni Rotondo.

Ad oggi sono quindi ancora 19 le persone a piede libero e gli investigatori stanno lavorando per riconsegnarli alla giustizia. In particolare tra i detenuti ancora in fuga si annoverano: Francesco Scirpoli, ritenuto anche lui vicino a clan del Garganico, Cristoforo Aghilar, autore dell’omicidio della madre dell’ex fidanzata ad Orta Nova, Ivan Caldarola, vicino al clan egli Strisciuglio,arrestato per estorsione e detenzione di armi, Angelo Sinisi, condannato per rapina e Antonio Borromeo, condannato nel giugno 2019 per aver partecipato a una guerra tra due gruppi criminali a Brindisi fra il 2017 e il 2018.

Si tratta di personalità ritenute altamente pericolose e, proprio per questo, le forze dell’ordine hanno impiegato un gran numero di uomini adibiti alla loro cattura e al loro probabile collocamento in altre carceri italiane.

Seguiranno aggiornamenti. Per maggiori informazioni scrivere a redazione@italpagina.it

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