All’alba dell’emergenza Coronavirus e della rapidità del contagio in tutta Europa, anche gli Stati Uniti hanno deciso di chiudere i battenti dichiarando lo stato d’emergenza. Inizialmente sottovalutato dal Presidente Donald Trump (risultato negativo al tampone fatto negli ultimi giorni) il Covid-19 ha iniziato a mietere le prime vittime anche negli States con oltre 3400 casi e 65 decessi.
Da oggi a New York e Los Angeles chiusi bar, ristoranti, scuole, cinema, teatri e locali notturni. Si potrà esclusivamente ordinare del cibo d’asporto o da casa.
Misure simili sono state prese anche a Las Vegas dove, a partire dal 17 marzo, chiudono per almeno due settimane i casinò di Wynn Resorts e Mgm Resorts International, fra i quali il Bellagio, il Mandalay Bay, e il Mirage. “E› chiaro che questa è una crisi di salute pubblica che richiede un’azione collettiva se vogliamo rallentarne l’avanzata” afferma Mgm. “La salute dei nostri ospiti e dei dipendenti è la prima preoccupazione in questa crisi”.
Lo stato di Washington consente l’apertura di
ristoranti e bar solo per le consegne a domicilio o il take away mentre
farmacie e negozi di alimentari resteranno aperti. Il governatore Jay Inslee
annuncia una stretta, volta a contrastare e fermare il coronavirus.
In generale in tutti gli Stati Uniti saranno prese misure federali con
l’obiettivo di rallentare il più possibile il virus e contenere una situazione che
altrove ha già dimostrato la sua pericolosità.
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