Consiglio federale chiude la Svizzera

Nella lotta contro la crisi del Coronavirus, il Consiglio federale dichiara una «situazione di emergenza». La vita pubblica è in gran parte viene limitata.

Nell’assemblea tenuta oggi dalle ore 12.00, il Consiglieri federali hanno espresso una certa insoddisfazione: Già venerdì avevano ordinato misure drastiche per contenere la pandemia del Coronavirus. Non sono state attuate a sufficienza – almeno secondo il Consiglio federale. Ha quindi riclassificato la situazione come «situazione straordinaria» e ha adottato misure di emergenza più drastiche a partire dalle ore 00.00 del 16.03.2020.

Gli eventi pubblici e privati sono vietati dopo la mezzanotte. Tutti i negozi, ristoranti, bar e strutture per il tempo libero e l’intrattenimento rimarranno chiusi fino al 19 aprile 2020. Tra questi vi sono musei, biblioteche, cinema, sale da concerto e teatro, centri sportivi, piscine e stazioni sciistiche. Anche gli stabilimenti dove non è possibile mantenere una certa distanza, come i parrucchieri e gli istituti di bellezza, saranno chiusi.

Sono esclusi i negozi di generi alimentari: è garantito l’approvvigionamento di tutta la popolazione con alimenti, bevande, medicinali e beni di uso quotidiano. «Non c’è bisogno di costituire scorte d’emergenza», dice il consigliere federale Alain Berset (47). Negozi alimentari, take-away, mense aziendali, servizi di consegna pasti e farmacie rimarranno aperti, così come stazioni di servizio, stazioni ferroviarie, banche, uffici postali, alberghi, amministrazione pubblica e servizi sociali. Possono rimanere aperte anche le officine per i mezzi di trasporto.

Il Consiglio federale introduce anche controlli alle frontiere con la Germania, l’Austria e la Francia a partire da mezzanotte. Tuttavia, chiunque lavori all’estero potrà comunque attraversare i confini. Anche le merci non sono interessate dal nuovo regolamento.

L’esercito può chiamare fino a 8000 soldati per sostenere i Cantoni negli ospedali, nella logistica e nella sicurezza. La consigliera federale Viola Amherd (57) parla della «più grande mobilitazione dalla seconda guerra mondiale».

La chiusura delle lezioni scolastiche è ora valida fino al 19 aprile. Venerdì, si diceva ancora che la misura sarebbe rimasta in vigore fino al 4 aprile. Con la regolamentazione d’emergenza, la Confederazione stabilisce ora anche che i Cantoni devono provvedere all’assistenza all’infanzia dei bambini. Gli asili nido possono essere chiusi solo se sono disponibili altri servizi di assistenza all’infanzia.

Le nuove misure si applicheranno per il momento fino al 19 aprile e cambieranno significativamente il quadro delle strade svizzere. «Non vogliamo una battuta d’arresto totale», ha detto Simonetta Sommaruga (59), presidente della Confederazione. «Lo spegnimento totale non è necessario. Ma solo se la popolazione rispetta le misure ora».

informazioni dettagliate al riguardo du redazione@italpagina.it

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