Anche in Italia si è deciso finalmente di prendere spunto dal modello Corea del Sud ed effettuare tamponi a ripetizione su più cittadini possibile. La prima regione che utilizzerà questa metodologia sarà il Veneto.
Il governatore della Regione Luca Zaia, spiega che circoscrivere i positivi al Coronavirus servirà ad evitare ulteriori contagiati. In particolare quelle persone asintomatiche, che secondo alcuni studi starebbero contagiando l’80% dei malati attivi. Verranno così obbligati all’isolamento limitando finalmente la diffusione del COVID-19, che anche con le misure di sicurezza attuali non è possibile controllare. Zaia da la priorità alla salute dei cittadini, autofinanziando le operazioni di controllo e fabbricando quei test “che le aziende distribuiscono col contagocce”. Afferma inoltre: «se non avessimo fatto i tamponi a tutti, a Vo› Euganeo ci sarebbe stata un’epidemia. Facendo il test a un’intera popolazione, quanto meno hai una risposta su chi è necessario isolare”. I numeri parlano chiaro sull’efficienza delle metodologie usate nel Veneto: “siamo a quota 40mila in tutta la Regione: 2.700 postivi asintomatici, e ne abbiamo isolato altre 7mila che hanno avuto contatti con loro». Sperando che la soluzione sia vicina, rimane solamente da attendere per avere un bilancio dei contagi in questa settimana cruciale a detta del Ministero della Salute.