Si è da poco svolta l’omelia pasquale nella basilica di San Pietro. Un messaggio rassicurante del Santo Padre, che ha affrontato anche altri temi importanti.
Una cerimonia toccante, chiaramente svolta in un atmosfera surreale, che dimostra l’apprensione del Papa nei riguardi di tutta la popolazione mondiale. Parole confortanti, atte ad alleggerire i pensieri negativi dei fedeli: il Coronavirus ha causato tantissime vittime, ma bisogna avere fiducia che la situazione ritorni presto alla normalità.
“Tutto andrà bene, diciamo con tenacia in queste settimane, ma anche la speranza più audace può evaporare. La speranza di Gesù è diversa. Immette nel cuore la certezza che Dio sa volgere tutto al bene, perché persino dalla tomba fa uscire la vita”.
Dall’Altare della Cattedra, Papa Francesco prosegue: “non cediamo alla rassegnazione, non mettiamo una pietra sopra la speranza. Possiamo e dobbiamo sperare, perché Dio è fedele. Non ci ha lasciati soli, ci ha visitati: è venuto in ogni nostra situazione, nel dolore, nell’angoscia, nella morte. Nella solenne Veglia Pasquale nella Notte Santa, la sua luce ha illuminato l’oscurità del sepolcro: oggi vuole raggiungere gli angoli più bui della vita”.
Infine il Santo Padre lancia un messaggio contro la guerra e l’aborto: “in ogni regione di quell’umanità a cui apparteniamo e che ci appartiene, portiamo il canto della vita! Mettiamo a tacere le grida di morte, basta guerre! Si fermino la produzione e il commercio delle armi, perché di pane e non di fucili abbiamo bisogno. Cessino gli aborti, che uccidono la vita innocente. Si aprano i cuori di chi ha, per riempire le mani vuote di chi è privo del necessario”.