Dopo il pesante lockdown che ha interessato il nostro Paese con la chiusura di aziende e attività ritenute non essenziali, l’economia prova a ripartire e lo fa proprio dalle zone che hanno caratterizzato l’epicentro del contagio.
Secondo una stima condotta da Istat alla fine di marzo sarebbero infatti quasi la metà le aziende della Lombardia già attive, o che non hanno mai smesso di operare. Parliamo di circa 450mila aziende su 800mila presenti sul territorio.
Se prendiamo in considerazione la sola zona di Milano, le statistiche parlano di circa 520mila lavoratori operanti nei settori essenziali e di altri 40/50mila che si aggiungeranno in virtù dell’allargamento dei codici ateco come previsto dall’ultimo decreto ministeriale.
Si tratta quindi di una regione che, seppur lentamente, cerca di ripartire in attesa che la situazione relativa il contagio permetta, anche a quelle aziende che non rientrano in settori essenziali, di riprendere la propria attività.
In effetti questo lockdown assume proporzioni ben diverse da quelle che si pensava. Ogni giorno infatti centinaia di migliaia di lavoratori sono in movimento e, come se non bastasse, specialmente nei week-end e nei festivi strade e autostrade brulicano di vetture, tir e mezzi di trasporto.
La stima Istat è stata condotta anche su scala nazionale e i numeri confermano il trend relativo la Regione Lombardia. In particolare è emerso che su 4,5 milioni di attività totali ne sono aperte al momento circa 2,3 milioni. Parliamo quindi di un totale del 48,7%.