Aumentano i casi in Germania, nuovi contagi in Russia e Cina, misure cautelari in UK e sussidi in Olanda. La situazione in Europa e nel mondo

Come di consueto eccoci giunti all’aggiornamento settimanale circa la situazione dei contagi in Europa e nel mondo. Mentre in alcuni stati l’epidemia sembra rallentare, in altri si sfiorano, purtroppo, numeri record. Vediamo la situazione stato per stato in base agli ultimi aggiornamenti.

Germania. Dall’inizio della pandemia la Germania fa registrare i dati peggiori per ciò che riguarda il numero di decessi. Secondo quanto diffuso dal Robert Koch Institute nelle ultime 24 ore sono stati registrati 315 morti facendo salire le vittime totali da coronavirus a 3.569.
Impressionante anche il numero generale dei contagi che compie un salto di 2.866 per un totale di 130.450 contagiati.
In terra tedesca sono stati effettuati circa 1,73 milioni di tamponi il che, secondo gli esperti, ha permesso di contenere l’epidemia fino a questo momento. Ricordiamo che la Germania riaprirà molti negozi lunedì prossimo mentre le scuole ripartiranno il 4 maggio.

Russia. Tra le grandi potenze la Russia è senza dubbio quella che si è ritrovata più tardi ad affrontare il Covid-19. Il tanto temuto virus però sembra essere definitivamente sbarcato anche lì con 3.448 casi totali rispetto ai 3.338 di ieri. Si tratta comunque di numeri decisamente inferiori rispetto agli Stati attualmente più colpiti dall’emergenza.

Israele. Aumentano, seppur lentamente, anche i casi in Israele. In totale si parla attualmente di 12.591 casi di contagio con 140 decessi. Secondo quanto riferito dal ministero della sanità tra i contagiati 7.339 si curano in casa mentre altri 2.624 sono totalmente guariti o comunque in via di guarigione.
Gli ospedali hanno attualmente 174 ricoverati di cui 140 in rianimazione.

Regno Unito. La situazione sta iniziando a prendere delle proporzioni importanti in UK. In particolare secondo gli esperti la Gran Bretagna sarebbe in procinto si raggiungere il picco e, in effetti, i numeri sembrano confermarlo.
Nell’ultima rilevazione il numero delle vittime è aumentato di 761 per un totale di 12.868 decessi. Il ministro della sanità Matt Hancock ha dichiarato che allo stato attuale non è possibile prevedere un allentamento delle misure di sicurezza almeno fin quando il numero dei contagi non inizierà a calare.

Olanda. Il governo olandese si è attivato per garantire a disoccupati e inoccupati i sussidi necessari alla sopravvivenza in questo difficile periodo. Il numero di richieste per i sussidi è infatti aumentato del 42% a marzo per un totale di 37.800 nuovi sussidi versati nello stesso mese.
In particolare il maggior numero delle richieste proviene da persone, con età inferiore ai 25 anni, precedentemente occupate in attività come ristoranti e bar.

Cina. Anche la Cina sembra dover continuare a fare i conti con il virus. Nella giornata di ieri sono stati registrati infatti 46 nuovi casi senza però, come confermano le autorità cinesi, alcun decesso.
Il totale dei contagi sale quindi a 82.341 con, allo stato attuale, circa 1.107 persone ricoverate, 3.342 decessi e 77.892 guarigioni.

Singapore. Anche Singapore, sul modello degli altri stati orientali, si avvia verso il lockdown. In particolare secondo quanto riferito da Lawrence Wong, ministro dello sviluppo nazionale, saranno rese obbligatorie le mascherine per tutti coloro che si recano all’esterno, fatta eccezione per i bambini al di sotto dei due anni e chi esce per svolgere attività fisica.
Numerose attività pronte a chiudere mentre l’80% dei lavoratori si trova già in smart working.

Australia. La lotta dell’Australia contro il Covid-19 non rallenta. Lo ha affermato il primo ministro Scott Morrison il quale ha confermato che le misure di sicurezza resteranno attive per almeno altre quattro settimane.
Nonostante i numeri rassicuranti che giungono da Canberra il primo ministro ha confermato che queste quattro settimane serviranno ad ampliare i test, monitorare i contagi e isolare eventuali focolai nascenti.

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