Preoccupazione per la riapertura dei confini tra Svizzera e Italia

Il governo italiano dal 3 giugno riaprirà le frontiere: una scelta non concordata dalla Svizzera, che teme la vicinanza con la Lombardia.

Una decisione probabilmente un po› troppo affrettata, rischia di pesare sulla quotidianità dei cittadini svizzeri: l’Italia riaprirà i propri confini a partire dal 3 giugno, rischiando di causare un nuovo aumento dei contagi nei cantoni limitrofi. In terra elvetica la situazione sanitaria è migliorata nettamente, ciò ne ha determinato una quasi totale riapertura delle attività commerciali e delle scuole.

Il netto calo di morti e contagiati nelle ultime settimane lascia ben sperare per una risoluzione completa della pandemia, ma la decisione dell’Italia di riaprire i confini potrebbe dar via ad un nuovo aumento dei contagi. A rischiare maggiormente è il canton Ticino, vista la vicinanza con la Lombardia e i numeri ancora preoccupanti che affliggono la regione italiana.

Una decisione unilaterale che ha lasciato spiazzato il governo svizzero, che lamenta uno scarso dialogo con le autorità italiane riguardo la questione. Il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi manifesta i suoi dubbi: «la liberalizzazione fatta in fretta dimostra come questa fuga in avanti non sia stata coordinata con i Paesi limitrofi. La situazione epidemiologica italiana è differente rispetto a quella di Germania e Austria, con cui la Svizzera ha deciso di riaprire».

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