Serie A: nuovi intoppi sulla ripresa

Secondo il testo del DPCM del 17 maggio la ripartenza della Serie A slitterebbe ulteriormente: rimane attivo il divieto agli eventi sportivi fino al 14 giugno.

Le discussioni nel mondo del calcio sono sempre all’ordine del giorno, soprattutto in Italia, dove la situazione rimane incerta nonostante le rassicurazioni date dalla FIGC in questi ultimi giorni. La Federcalcio aveva indicato il 13 giugno prossimo come data per la ripresa del campionato. Arriva però, come un fulmine a ciel sereno, il decreto emanato dal governo Conte a vietare tutte le competizioni e gli eventi sportivi fino al 14 giugno.

La decisione ha lasciato perplessi gli addetti ai lavori, considerando che la UEFA ha chiesto di concludere tutti i campionati nazionali entro il 3 agosto, in modo da poter organizzare agevolmente lo svolgimento delle coppe europee. Ritorna in auge dunque, una possibilità legata ad un playoff per l’assegnazione dello scudetto e un playout per decretare le retrocessioni del campionato di serie A. Un totale di 10 squadre coinvolte: con le prime 4 della classe a contendersi il tricolore in una modalità inedita e che potrebbe creare qualche disappunto.

La FIGC deve avere un piano B per non mandare a monte la stagione, ma nonostante il decreto, dal Governo arrivano rassicurazioni riguardo la ripartenza. Qualora i dati dei contagi da Coronavirus continuassero a migliorare, ci sarà una deroga al DCPM per poter tornare a giocare entro la data proposta inizialmente del 13 giugno. Rimane ancora da risolvere la questione legata al protocollo imposto dal Comitato Tecnico Scientifico: i club vorrebbero maggiore flessibilità su alcune regole, tra cui la quarantena collettiva in caso di positività e i ritiri obbligatori prima di tutte le partite. Una situazione ancora in alto mare, destinata a far discutere ancora nei prossimi giorni.

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