Controlli della temperatura corporea obbligatori per tutti i cittadini provenienti dalla Svezia in quanto il Paese è quello che ha adottato la linea meno dura nella lotta al coronavirus.
Il traffico aereo, da qualche giorno a questa parte, sta riprendendo il suo normale corso. Solo ieri oltre 50 voli in entrata e in uscita dall’aeroporto di Zurigo e si conta, nei prossimi giorni, di intensificare ancora di più l’attività.
L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha però fatto sapere, tramite il sito web ufficiale, che, nonostante la Confederazione abbia abolito le restrizioni imposte a seguito dell’epidemia da Covid-19, alcune precauzioni saranno tenute in essere. In particolare ai cittadini provenienti dalla Svezia sarà misurata la temperatura corporea per scongiurare eventuali nuovi contagi.
Questo tipo di restrizione potrà essere messa in atto per tutti quei Paesi che ancora presentano un alto tasso di nuovi contagiati. Questa particolare disposizione sarà valida fino a nuovo ordine e, le autorità, si riservano il diritto di effettuare controlli più accurati, compresi eventuali test per il coronavirus, nel caso in cui si riscontrino viaggiatori con sintomi sospetti.
Per il momento comunque sul primo volo diretto tra Svezia e Svizzera non è stato trovato alcun passeggero con la febbre ma sono attesi altri due voli per la giornata di domani.
In un clima di ripartenza anche l’aeroporto tenta di tornare a una sorta di normalità. Questo è testimoniato, oltre che dalla ripresa di un buon numero di voli, anche dalla riapertura dei negozi interni all’aeroporto stesso.
In particolare i negozi e le attività presenti nella zona protetta, ovvero oltre i controlli, potranno riaprire anche se molti con orari ridotti.
Per quelli invece presenti nella zona precedente a quella dei controlli si dovrà con ogni probabilità attendere fino al 6 luglio per assistere a una riapertura quasi totale.