Con l’emergenza coronavirus sempre più dilagante, le misure restrittive si induriscono maggiormente in Svizzera. È prevista infatti una multa di 100 franchi per chi varca la frontiera per fare la spesa.
Il provvedimento economico, secondo quanto dichiarato dall’Amministrazione federale delle Dogane (AFD) sarebbe rivolto non tanto all’acquisto di beni alimentari in sé quanto piuttosto per “aver ostacolato il lavoro delle autorità di protezione del confine”.
Resta da capire con esattezza quali siano i criteri per i quali si è idonei ad uscire dal paese. L’AFD in questo caso si è espressa chiarendo che la sanzione scatta nel momento in cui, al rientro in Svizzera, venga dimostrato che il superamento della dogana sia stato effettuato esclusivamente per “turismo degli acquisti”.
Resta invece totalmente interdetto il passaggio della frontiera a tutti i cittadini il cui ingresso non è consentito ai sensi dell’ordinanza 2 Covid-19. In questo caso non ci sarà nessuna sanzione ma, semplicemente, la respinta da parte delle autorità di confine.
È importante sottolineare che contro questo rifiuto ad entrare nel paese è possibile fare opposizione presso la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
Per il resto le misure di sicurezza in atto restano quelle valide fino a questo momento. In Svizzera infatti è possibile entrare (o uscire) solo per motivi ben specifici i quali, comunque, devono essere comprovati.
Sono autorizzati a passare tutti coloro che presentino certificati per la cura e l’assistenza di persone ammalate o anziani, per chi ha necessità di eseguire un trattamento medico necessario e per chi dimostri di avere scadenze giudiziarie o impegni d’affari non rimandabili.