L’emergenza coronavirus sta mettendo in difficoltà anche il sistema carcerario e giudiziario. Nella giornata di ieri 14 detenuti in attesa di rinvio coatto sono stati scarcerati nel Canton Berna.
Tra le persone in stato di fermo ne erano presenti tre, di origine albanese, arrestate per traffico di stupefacenti. Dopo il loro arresto i tre avevano scontato una periodo di detenzione ed erano in attesa di essere espulsi dalla Svizzera per rientrare nel loro paese.
A causa dell’emergenza coronavirus però i voli per l’Albania sono stati interrotti, ritardando di molto le operazioni per il rimpatrio. Il tribunale delle misure coercitive si è visto quindi obbligato a scarcerare i tre in quanto una loro ulteriore detenzione è stata definita “sproporzionata”.
Il vero problema sorge ora secondo il consigliere di Stato Philippe Müller, Direttore del Dipartimento della sicurezza. I tre detenuti infatti sono in questo momento totalmente fuori controllo e la loro sorveglianza non può essere garantita.
Una possibile soluzione sarebbe quella di fermarli nuovamente nel momento in cui i voli per l’Albania siano assicurati in modo da poterli spedire nel paese di origine a scontare la pena completa.
La stessa situazione riguarda anche gli altri 11 detenuti, che si trovano in questo momento in stato di fermo amministrativo. Si tratta senza dubbio di una situazione delicata che rischia di minare non solo la sicurezza dei cittadini svizzeri ma anche la credibilità delle autorità giudiziarie.
Ricordiamo che nel canton Berna sono circa una decina le persone condannate in via definitiva a pene più lunghe e che si trovano tutt’ora dietro le sbarre in attesa di essere espulse dal paese.