Lo Stato intende utilizzare un approccio del tutto nuovo per incoraggiare i cittadini a perseguire uno stile di vita più attento alla propria salute.
Che abusare di sostanze come alcool e fumo, utilizzare l’ascensore al posto delle scale e mangiare cibo spazzatura siano comportamenti nocivi per la nostra salute lo sanno praticamente anche i sassi ma chi, effettivamente, fa qualcosa di concreto per evitare tutto ciò?
In Svizzera lo Stato, e in particolare l’Ufficio federale della Sanità pubblica (UFSP), ha deciso di mettere in campo un approccio del tutto nuovo per incoraggiare i cittadini a perseguire uno stile di vita più sano.
Il tutto passa per una parola chiave: nudging.
Cos’è il nudging?
Il nudging è un concetto secondo il quale input positivi, suggerimenti, aiuti e buon esempio possano risultare molto più efficaci rispetto a divieti o sanzioni nell’ottica del miglioramento comportamentale.
In poche parole lo Stato, al posto di imporre leggi e divieti, ha intenzione di proporre modelli comportamentali ideali legati al subconscio.
Facciamo qualche esempio per comprendere meglio quanto detto.
Poniamo come problema principale quello legato al consumo di alcool decisamente molto diffuso soprattutto per ciò che riguarda la fascia giovanile. È stato dimostrato ad esempio che i giovani consumino meno alcool nel momento in cui si rendono conto che i loro amici e coetanei ne consumano di meno.
Questo concetto è applicabile praticamente a qualsiasi aspetto. In California ad esempio le autorità locali informano regolarmente i singoli cittadini riguardo a quanta elettricità in più stanno consumando rispetto al proprio vicino. Questo crea un confronto positivo che spinge il cittadino a consumare di meno.
La direzione presa dall’UFSP è proprio questa. In particolare sono stati convocati alcuni esperti in materia con il compito di redigere una “Guida economica comportamentale” che ha come obiettivo proprio quello di implementare sollecitazioni volte ad ottenere comportamenti più sani e orientati al risparmio.
Naturalmente non sono mancate le critiche a tale decisione. Il Consiglio federale ha infatti dovuto assicurare che tali sollecitazioni saranno totalmente trasparenti e che i singoli cittadini saranno informati circa gli input rivolti loro e il modo nel quale questi ultimi possano influenzare il loro comportamento.
La speranza è che tutto questo possa portare ogni singolo cittadino a vivere in maniera più sana e consapevole.