Il Ticino tenta si sfuggire al Covid-19…pedalando. Boom di vendite per i mezzi a due ruote nel corso di questi giorni.
Era da tantissimo tempo che in Ticino non si vedevano così tanti ciclisti. Un po’ per la paura dei mezzi pubblici un po’ per perseguire uno stile di vita più sano, un gran numero di ticinesi ha deciso di abbandonare i tradizionali metodi di trasporto per affidarsi alla cara vecchia bicicletta.
Ed è così che le strade si tingono di ruote, catene e trillanti campanelli. I venditori dichiarano che, nonostante ci si trovi in alta stagione, le vendite hanno assistito ad un’impennata incredibile mai vista negli anni precedenti. I modelli più richiesti dai ticinesi sono soprattutto le modernissime e-bike che uniscono potenza e velocità per garantire spostamenti rapidi e poco faticosi.
A rilento invece le vendite dei veri e propri monopattini elettrici le quali faticano a schizzare per via del terreno ticinese, poco pianeggiante e difficile da gestire in sella a questi mezzi.
In risposta al crescente traffico dei mezzi eco-sostenibili, il governo ha previsto piani che permettano di portare la mobilità ticinese al livello del resto della Svizzera e dell’Europa. Sono infatti previste, ad esempio, le aperture delle corsie dei bus e di altre vie per le biciclette, oltre ad un notevole potenziamento del bike sharing.
Unica polemica è sorta in merito al bonus mobilità previsto dal governo per l’acquisto dei mezzi a due ruote. La somma prevista, pari a 250 franchi a bicicletta, è stata da molti giudicata insufficiente.
Visto l’atteggiamento propositivo e positivo del governo a tal proposito, non è da escludere che anche questa misura possa essere rivista e ampliata in favore delle esigenze degli amanti delle due ruote.
Nel frattempo, buona pedalata!