Coronavirus e truffe: attenzione a mail sospette e strani “rimborsi”

Strani messaggi provenienti dall’Amministrazione federale delle contribuzioni invitano a scaricare alcuni file per ottenere sospetti rimborsi. I file però sono dannosi per il sistema operativo del proprio pc.

Dalla truffa delle mascherine contraffatte a quella dei fondi per il materiale sanitario mai giunto a destinazione, questa pandemia globale ci ha insegnato che, purtroppo, anche in periodi di forte crisi e necessità c’è chi cerca di approfittarsene.

L’ultima trovata riguarda la creazione di software dannosi che andrebbero a danneggiare sistemi operativi quali Windows ma anche il più, almeno apparentemente sicuro, MacOSX.
Il funzionamento della truffa è molto semplice: nella propria casella di posta elettronica arriva una e-mail proveniente dall’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) nella quale si invita l’utente a scaricare un documento (da compilare) per ottenere un rimborso d’imposta fittizio.

Purtroppo però questi file non sono altro che dei software malevoli che vanno ad intaccare, danneggiandolo, il proprio sistema operativo. Queste mail possono avere come mittente vari soggetti tra i quali addirittura la polizia.
Lo scopo è quello di disorientare e spaventare l’utente spingendolo a cliccare sul link.

Con una comunicazione ufficiale l’AFC ha messo in guardia tutti i cittadini circa la possibilità di ricevere queste mail. L’Amministrazione federale delle contribuzioni ha inoltre ricordato che le comunicazioni ufficiali non avvengono mai via mail ma, sempre, via posta.

A quanto pare purtroppo, oltre al covid-19, c’è da fare i conti anche con chi, facendo leva sulla paura e lo conforto di questo periodo, ha pensato di approfittarsene. In ogni caso sono in corso le indagini per risalire ai mittenti reali di queste mail e smascherare tali malintenzionati.

Il consiglio da parte di tutta la redazione di Italpagina è quello di analizzare attentamente le mail ricevute e, prima di cliccare su qualsiasi link esterno, verificarne l’indirizzo e il contenuto tramite una semplice ricerca online.
Questa operazione, la quale richiede al massimo qualche minuto, può senz’altro evitare seccature e perdite di denaro.

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