L’OMS mette in allerta l’Europa per una terza ondata di COVID-19

L’Organizzazione Mondiale della Sanità critica anche la scelta della Svizzera di mantenere aperti gli impianti sciistici

L’Europa potrebbe affrontare una terza ondata di coronavirus all’inizio del 2021 a causa della sua risposta insufficiente alla pandemia. I governi del vecchio continente hanno perso l’occasione di costruire le infrastrutture necessarie durante i mesi estivi, dopo aver tenuto sotto controllo la prima ondata. Mentre i vaccini sono all’orizzonte, l’Europa è ancora nella morsa di una seconda ondata che ha causato un numero senza precedenti di infezioni e riportato centinaia di morti giornaliere nei principali Stati occidentali.

L’OMS esprime il suo dissenso per la mancata chiusura degli impianti sciistici in Svizzera, nonostante sia obbligatorio l’uso della mascherina negli spazi comuni al chiuso. Viene lodato invece, il comportamento di alcuni Paesi asiatici, che hanno saputo gestire al meglio la pandemia. Tutto ciò grazie al comportamento responsabile dei cittadini, ma soprattutto per via delle restrizioni più ferree adottate finchè la situazione non è diventata gestibile. La reazione europea è stata incompleta e i numeri parlano chiaro: si registrano più di 200.000 nuovi casi al giorno, mentre i decessi sono superiori dei picchi di marzo e aprile.

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