Le Nazioni Unite hanno manifestato preoccupazione per la nuova legge svizzera contro il terrorismo, tramite una lettera inviata a Berna.
Il Dipartimento Federale di Giustizia e Polizia ha confermato recentemente di aver ricevuto una lettera dall’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani. Il richiamo avviene per via della nuova norma federale sulle misure di polizia per combattere il terrorismo, il cui disegno di legge è attualmente in discussione in Parlamento.
L’ONU esprime preoccupazione riguardo il termine potenziale terrorista che rischia di etichettare negativamente una persona, anche se potrebbe non essere mai stato sospettato di aver infranto la legge o condannato per un reato. L’applicazione di queste misure verrebbe applicata anche a bambini di età pari o superiore a 12 anni.
Secondo il portavoce ONU, il Consiglio Federale non ha fatto chiarezza riguardo la detenzione preventiva di potenziali terroristi. Si teme che l’applicazione di questa legge porterà a gravi violazioni dei diritti umani e dei diritti fondamentali. Nella loro forma attuale, le misure antiterroristiche previste non sono compatibili né con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, né con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia.
Il Consiglio Nazionale voterà su questo testo durante la sessione del 17 giugno, bisognerà attendere per capire se verranno effettuate delle modifiche dopo il richiamo dell’ONU. Urgono contromisure per evitare di incorrere in una privazione arbitraria della libertà.