In questi giorni si sono susseguite notizie che riguardano nuovi casi di infezione da coronavirus e le misure messe in atto dal governo per contrastarne la diffusione capillare. Ciò che non è chiaro ancora a tutti, però, è come affrontare il virus nel caso in cui questo venisse contratto da un membro della propria famiglia.
Così come non è possibile uscire di casa (se non per casi urgenti e/o necessari) così esiste un “codice comportamentale” per curare in tutta sicurezza il malato ed evitare che l’infezione si propaghi anche ad altri membri della famiglia.
Niente panico. La prima cosa assolutamente da non fare è farsi prendere dal panico. Contrarre il Coronavirus non vuol dire essere condannati a morte e, proprio per questo, ogni situazione va affrontata con la massima lucidità mentale. Il primo passo da fare è il “triage telefonico” ovvero una consultazione con il proprio medico curante per stabilire le condizioni del paziente.
Se parliamo di persone non particolarmente avanti con l’età, che non hanno malattie pregresse e i quali valori restano stabili (in particolare respirazione, temperatura corporea non eccessivamente alta e sensazione di malessere) con molta probabilità il medico consiglierà di curare l’ammalato in casa.
Nel caso in cui questi valori non siano stabili si potrà contattare l’ambulanza e far portare il paziente in ospedale. Importante quindi NON andare in ospedale o in pronto soccorso ai primi sintomi ma contattare il medico curante (o la guardia medica) il quale saprà sicuramente consigliare al meglio.
Precauzioni e regole da rispettare. Un paziente curato in casa deve essere totalmente isolato rispetto agli altri membri della famiglia. I contatti devono infatti essere ridotti al minimo al fine di evitare l’eventuale contagio.
Il malato non deve assolutamente condividere oggetti come spazzolino, bicchieri, posate, piatti, sigarette, asciugamani e deve dormire in un letto da solo. Chi assiste il paziente, inoltre, deve indossare una mascherina chirurgica, mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro e lavarsi spesso le mani (in particolare dopo essere stato in contatto con il malato).
Anche quando si cambiano le lenzuola del letto si deve necessariamente utilizzare mascherina e guanti.
Pulizia. Anche la pulizia degli ambienti e dei vestiti del malato deve essere eseguita in un certo modo. In particolare gli ambienti vanno disinfettati spesso con prodotti a base di cloro come la candeggina, con disinfettanti o con alcol al 70%. I vestiti devono essere lavati in lavatrice almeno a 60 gradi o in alternativa è possibile anche lavarli a mano con acqua calda. Importantissimo, sia quando si igienizzano gli ambienti che quando si lavano i vestiti, indossare i dispositivi di protezione quali mascherina e guanti.