Nel Regno Unito si discute sul mancato utilizzo del nuovo ospedale Nightingale di 4000 posti letto. La struttura ha dovuto respingere dei pazienti per mancanza di personale.
Con migliaia di letti vuoti, c’è un crescente timore tra i dirigenti sanitari di Londra che la nuova struttura stia solamente portando via risorse vitali da altri siti vicini. I pazienti vengono allontanati dal nuovo ospedale NHS Nightingale a causa della mancanza di infermieri. Un inutilizzo paradossale visto che a Londra, nella settimana tra il 4 e il 10 aprile, ben una persona su due è morta con infezione da COVID-19.
L’ospedale da campo presso il Centro ExCeL, costruito in soli 9 giorni, non è stato in grado di accettare circa 50 persone infette da Coronavirus che necessitavano di cure vitali. Finora il sito di Docklands ha avuto solo 41 pazienti, di cui quattro morti, sette declassati a cure meno critiche e altri 30 ancora ricoverati. Rimane dunque, una capacità inutilizzata nella rete di terapia intensiva in tutta la capitale inglese di occuparsi di tutti i pazienti COVID-19.
Il segretario alla salute Matt Hancock ha affermato di non voler compromettere lo sforzo nazionale contro la malattia, ma che il blocco del Coronavirus deve rimanere fino a quando non vi è alcun rischio di un secondo picco. Hancock annuncia che in settimana inizierà la sperimentazione sull’uomo di un vaccino da parte dell’università di Oxford, in collaborazione con l’azienda Advent-IRBM di Pomezia.
I tanti lavoratori stranieri, specializzati nel settore della sanità, che hanno lasciato il Regno Unito dopo l’ufficialità della Brexit, avrebbero sicuramente fatto comodo in questa situazione di emergenza che sta mettendo in ginocchio l’intero pianeta.