In questo clima di sconforto, chiusura e rigidi regolamenti da rispettare la domanda che un po’ tutti si stanno ponendo è quando si potrà tornare ad una sorta di normalità.
La questione è stata più volte affrontata dal premier Giuseppe Conte il quale, nella giornata di oggi, terrà un vertice in videoconferenza con alcuni ministri e con il comitato tecnico-scientifico in merito alla situazione aggiornata dei contagi.
Una possibile data di ripresa parziale delle attività e stata ipotizzata per il 4 maggio anche se, come più volte specificato, sarà fondamentale analizzare quella che è la curva del contagio in modo da stabilire un possibile passaggio alla fase 2.
Se la fase 1 infatti è stata quella rivolta al totale isolamento per frenare quanto più possibile il contagio, nella seconda fase si prevede una parziale ripresa delle attività pur mantenendo le dovute precauzioni.
Come ci ha tenuto a specificare il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, passare alla fase 2 non vuol dire tornare alla vita di tutti i giorni come se nulla fosse, ma riprendere gradualmente una sorta di normalità senza sfociare in atteggiamenti potenzialmente deleteri.
L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherine e guanti) e il rispetto della distanza di sicurezza saranno fattori imprescindibili per evitare una brusca impennata della curva dei contagi.
Per quanto riguarda le attività resteranno interdette quelle che prevedono l’assembramento di persone compresi i cinema, teatri e altri luoghi al chiuso.
Un pensiero in particolare va alla bella stagione che inizia a mostrare i suoi primi sentori. Se la primavera è stata affrontata in stato di totale quarantena non vuol dire che anche l’estate seguirà gli stessi passi.
Gli esperti hanno dichiarato che per poter dare delle direttive bisognerà aspettare e valutare l’effettivo stato del contagio con l’arrivo dell’estate. È probabile che in spiaggia, nell’eventuale caso in cui sia dato il via libera, non ci sia bisogno della mascherina a patto che si rispetti la dovuta distanza.
Si tratta comunque di una lotta contro il tempo e solo i risultati da qui a qualche mese potranno dare un responso più preciso. Per il momento l’ordinanza del Premier Giuseppe Conte ha validità fino al 13 aprile ma, in virtù di quanto detto, è probabile che sia prorogata per almeno altre due settimane.
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