Scoperte negli Stati Uniti nuove varianti del COVID-19

Gli scienziati affermano che l’aumento delle infezioni da Covid in tutto il mondo, comporterà delle nuove mutazioni del virus

In meno di 24 ore, alcuni scienziati statunitensi hanno segnalato tre nuove varianti del virus SARS-CoV-2 e gli esperti dicono di doversi preparare a molte altre che emergeranno nei paesi di tutto il mondo. L’aumento delle mutazioni è previsto perché c’è più circolazione del virus e di conseguenza una maggiore possibilità che si verifichi una mutazione. E quando le persone sono infettate per molto tempo, al virus viene data l’opportunità di mutare all’interno dello stesso ospite. Gli scienziati sospettano che sia così che è nata la variante britannica, B117.

Un team della Southern Illinois University Carbondale ha rintracciato la prima apparizione di una nuova variante, chiamata 20C-US, in Texas nel maggio 2020. La variante porta diverse mutazioni, inclusa la proteina spike, che il virus utilizza per entrare e infettare le cellule umane. Gli scienziati affermano che la variante non si è diffusa in modo significativo oltre i confini degli Stati Uniti. I ricercatori prevedono che 20C-US potrebbe essere la mutazione più dominante del Coronavirus negli Stati Uniti in questo momento.

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