Passi avanti per la ripresa del calcio in Italia, nonostante la proroga agli eventi sportivi imposta dal governo. Torneranno sui campi tutte e tre le categorie professionistiche. Stop al dilettantismo.
Il consiglio Federale di ieri ha segnato una svolta in positivo riguardo la ripresa dei campionati professionistici italiani. Verrà dunque rimessa in moto l’industria del calcio, contrariamente a quanto si pensava nelle settimane scorse. Il piano di ripartenza è stato concordato ieri dalla FIGC: due mesi di tempo per ricominciare e portare a termine tutti i campionati professionistici. Dal 20 giugno al 20 agosto, a meno che il governo non conceda una deroga per ripartire sin dal 13 giugno. Saranno decisivi i numeri dei contagiati in queste due settimane per far si che si abbia una data certa.
La Federcalcio ha reso noto il modus operandi da adottare nel caso in cui fosse imposto un nuovo stop dal Ministero della Salute: si a playoff e playout, ma in versione ridotta, con meno squadre coinvolte rispetto a come si pensava in precedenza. In caso di definitiva interruzione, la definizione della classifica avverrà applicando dei coefficienti che tengano conto del diverso numero di gare disputate dai club.
Ripartirà dunque anche la Lega Pro, andando contro alla volontà del presidente Ghirelli di congelare le classifiche attuali. Si rischia di avere moltissime società in disaccordo viste le norme stringenti da dover rispettare e le scarse disponibilità economiche per attuarle da parte di parecchi club.
Nel consiglio è stato anche affrontato l’argomento contratti: è arrivato l’ok per la possibilità di stipulare contratti preliminari dal primo giugno al 31 agosto, per far si che i calciatori possano terminare la stagione attuale, nonostante abbiano il contratto in scadenza al 30 giugno. L’inizio della stagione 2020/2021 è stato indicato nella data del primo di settembre. Sarà dunque, salvo imprevisti, un estate ricca di calcio e praticamente senza pausa per quanto riguarda gli atleti professionisti.