Preoccupano le situazioni di Zurigo, Vaud e Ginevra considerati attualmente i cantoni con il maggior numero di casi.
Nelle ultime 24 ore, secondo quanto riportato dai dati dell’UFSP, sono stati registrati 405 nuovi casi di contagio da covid-19 in Svizzera. Si tratta di un contagio che, seppur più lento rispetto al primo, è comunque continuo.
Ma qual è l’effettiva situazione della Svizzera?
Ad oggi la situazione relativa i contagi varia, naturalmente, da cantone a cantone. Questo dipende anche dalle disposizioni messe in atto dai singoli cantoni per contenere la diffusione del virus. In particolare i cantoni nei quali il numero di infetti è maggiore sono Vaud, Zurigo e Ginevra con leggeri aumenti registrati nell’ultimo periodo anche per Berna e Argovia.
Il Ticino e San Gallo sono invece zone nelle quali il contagio appare più limitato.
Importanti anche i dati relativi l’età del contagio comunicati dall’UFSP. In particolare pare che la distribuzione riguardante l’età sia molto differente rispetto alla prima ondata. Tre quarti dei casi registrati infatti riguardano persone con età inferiore ai 40 anni mentre solo un 25% presenta un’età maggiore ai 40.
In più la metà dei contagiati presenta un’età addirittura inferiore ai 31 anni. Con la prima ondata il discorso era stato completamente inverso con la maggioranza dei contagi riguardanti persone over 40 e 50.
Come contrastare il contagio?
Attualmente, come riferisce l’UFSP, non è possibile prevedere quale piega prenderà il contagio in quanto questo dipenderà molto anche dagli eventuali rientri dall’estero. Il metodo migliore per contrastare l’epidemia resta comunque la quarantena al fine di scongiurare qualsiasi contatto non necessario.
In più la Svizzera sta lavorando, in cooperazione con i cantoni, ad una strategia di test che permetterebbero alle persone di sapere, entro 24 ore dal sospetto contagio, se hanno contratto o meno il virus. I primi risultati fanno ben sperare ma è necessario attendere prima di poter dare risposte più concrete.