Il flusso della seconda ondata di coronavirus sembra ridursi in Svizzera, ma il numero dei decessi e dei nuovi ricoveri mette in allarme il Governo
La pandemia sembra rallentare in tutta l’Europa, ma i dati degli ultimi giorni in Svizzera sono ancora allarmanti visto l’aumento di decessi e ricoveri. Il picco, salvo clamorosi eventi, dovrebbe essere stato toccato nei primi giorni del mese di novembre, quando il numero totale dei tamponi positivi era del 30%. Il Consiglio Federale sta pensando a nuove soluzioni per riuscire a diminuire i contagi ed riuscire a continuare a dare assistenza ai malati gravi. Uno degli obiettivi è di concedere ai cittadini di passare le vacanze di Natale in tranquillità e senza particolari restrizioni.
La città di Basilea ha optato per delle limitazioni che entreranno in vigore da lunedì prossimo fino a metà dicembre. Chiusure per ristoranti, bar, palestre e piscine. Questi posti sono risultati luoghi di assembramento, dove è difficile riuscire ad evitare ulteriori contagi. I numeri nazionali di ieri hanno acceso dei campanelli d’allarme: 4.946 nuovi contagi, ma con 1.196 tamponi in meno effettuati. I nuovi ricoveri salgono a 252 e le vittime sono 11, rispetto alle 79 di ieri. Il totale dei decessi da inizio pandemia è di 3.575 persone. Per il vaccino purtroppo, ci sarà da aspettare il nuovo anno, sperando in una disponibilità in tempi brevi per poter riuscire finalmente a superare il problema.