La crisi scatenata dalle misure restrittive adottate per combattere il Coronavirus, sta colpendo anche la Svizzera e in particolar modo il Canton Ticino.
Purtroppo gli effetti negativi del COVID-19 non si limitano solamente a minacciare la salute delle persone. Le contromisure adottate per evitare la diffusione del virus hanno causato un blocco dell’economia, che sta mettendo in ginocchio tantissime persone nel mondo.
Seppur con numeri minori rispetto alla media dei tanti Paesi colpiti, anche la Svizzera sta risentendo del problema, con un aumento importante dei disoccupati in tutti i cantoni. Nel mese di marzo la percentuale di disoccupazione nazionale era del 2,9% ed ora i numeri di aprile registrano un incremento dello 0,4%, salendo dunque al 3,3%.
In Ticino si è arrivati al 4%: 6.893 persone sono attualmente senza lavoro, ben 2.307 in più dello scorso anno. Rispetto a marzo sono 723 unità in più. C’è da determinare se la curva è stata fortemente condizionata dal lockdown oppure sta seguendo il regolare incremento che si registra ogni anno. La certezza è che la fascia di età più colpita è tra i 25 e i 49 anni, categoria che risente maggiormente della diminuzione dell’offerta di lavoro.
Nella fine del mese di aprile sono stati riscontrati 153.413 cittadini iscritti presso gli uffici regionali di collocamento, 17.789 unità in più rispetto al mese scorso. E› rilevante la differenza tra i disoccupati svizzeri e gli stranieri: 2,4% contro 5,8%. Gli italiani in Svizzera senza un lavoro sono in percentuale il 5,6% di tutti gli immigrati (UE e non) residenti nella federazione.