Il Consiglio federale ha compiuto un passo molto importante per il ripristino del settore turistico in Svizzera: l’11 maggio riapriranno bar, ristoranti, musei e biblioteche.
Il ministro della sanità svizzero Alain Berset ha comunicato la volontà di ridurre le misure di lockdown imposte ai cittadini. Rispetto al programma in tre fasi che era stato dato il 16 aprile, in tempi più stretti del previsto, ritorneranno a poter lavorare bar e ristoranti. Una scelta rischiosa, ma quasi obbligata dalla crisi che sta colpendo il settore turistico e a cui non è stata ancora trovata una contromisura efficace.
Dopo la fase 2 iniziata questo lunedì, che ha visto la riapertura di parrucchieri, fisioterapisti e altre attività, l’11 maggio in Svizzera è stata pianificata la riapertura di negozi, mercati e scuola dell’obbligo. Il Ticino ha invece mantenuto tali restrizioni, vista la vicinanza con la zona rossa in Lombardia, slittando di una settimana le prime riaperture. Bisognerà attendere dunque, se il discorso varrà anche per le disposizioni di ieri riguardo il settore turistico.
Il governo ha anche annunciato mercoledì che i musei e le biblioteche saranno nuovamente accessibili a partire dall’11 maggio. In anticipo rispetto alla data indicata precedentemente nell’8 di giugno. Chiaramente tutte le strutture che ritorneranno operative dovranno rispettare le nuove norme igienico-sanitarie imposte dal Ministero della Salute.
La diffusione del COVID-19 continua a rallentare in Svizzera, le misure contro il virus vengono applicate e stanno avendo i loro effetti, quindi si potrà gradualmente tornare alla normalità. Il paese piange 1.699 vittime, 196 per un milione di abitanti. Nella giornata di ieri sono stati registrati solamente 143 nuovi casi. I controlli alle frontiere verranno comunque mantenuti, ma per i cittadini svizzeri ed europei, il ricongiungimento familiare in Svizzera sarà nuovamente possibile a partire dall’11 maggio.