L’edificio storico di Maroggia è stato distrutto dalle fiamme nel pomeriggio di ieri. Si indaga sulle possibili cause, ma per fortuna non ci sono feriti.
Ore 17.05: una colonna di fumo sovrasta la zona in cui sorgeva il Mulino Maroggia, il più grande e moderno mulino ticinese, che macinava ogni giorno più di 50 tonnellate di grano. Nonostante l’intervento tempestivo dei Pompieri Mendrisiotto e della Difesa dell’Impresa FFS, la tipologia di materiali presenti all’interno hanno favorito la combustione immediata dell’edificio. Fortunatamente non è stato registrato nessun ferito, ma la paura è stata tanta: l’intera zona circostante è stata prontamente evacuata, a partire dalle tre persone che erano presenti all’interno dell’azienda. Alcuni testimoni hanno parlato di un enorme boato che ha preceduto l’incendio, ora la polizia sarà chiamata ad indagare per chiarire le cause dell’incendio.
Se ne va un pezzo di storia dell’intero Ticino, il mulino era in attività dal 1800 ed è da tanto tempo uno dei più grandi fornitori di grano di tutta la Svizzera. In attesa della completa bonifica dell’area, la famiglia Fontana (proprietaria dell’azienda) dovrà valutare se sarà possibile ricostruire l’edificio o abbandonare completamente l’idea. E pensare che nel 1998 un nubifragio causò gravi danni al mulino, distruggendo scorte e macchinari. Il proprietario Luigi Fontana volle mantenere viva una tradizione secolare e ristrutturò completamente gli immobili, donando così al suo erede Alessandro un’azienda rinnovata e pronta a ripartire. L’incendio di ieri purtroppo ha distrutto tutta la parte storica della struttura, ma la speranza è quella di poter rivedere in un futuro prossimo il vecchio Mulino Maroggia.